Miele di Millefiori

Si definisce millefiori proprio perché questo miele è ottenuto dal nettare dei differenti fiori di campo su cui le api si posano e non c’è prevalenza di un tipo di un fiore o pianta specifica.

Proprietà

Si tratta di una particolare varietà di miele caratterizzata da un sapore abbastanza dolce e delicato.

È rinomato per le sue interessanti proprietà, quali l’azione antisettica e antibatterica. Ricco di sali minerali, tra cui il potassio, contiene, inoltre, anche sostanze dalle proprietà antiossidanti. Pur essendo formato quasi essenzialmente da zuccheri, presenta un’elevata concentrazione di fruttosio. Questa, come altre varietà di miele, rappresenta un rimedio naturale per contrastare i malanni stagionali. In caso di tosse, soprattutto secca, è un valido sedativo da assumere direttamente con il cucchiaio o disciolto in una bevanda calda. È un ottimo alimento per sostenere la crescita dei bambini.

Oltre agli usi terapeutici, è un ingrediente versatile da usare in cucina, sia in abbinamento a pietanze salate, ma soprattutto nelle ricette dolci.

Cromie e profumi

Si presenta con un colore più scuro rispetto al miele di acacia. Può essere commercializzato sia allo stato liquido o cristallizzato.

Abbinamenti

L’utilizzo di questo prezioso miele in cucina è davvero versatile, innanzitutto, può essere utilizzato come dolcificante naturale, spalmato sul pane o sulle fette biscottate, oppure in abbinamento allo yogurt naturale, può rappresentare, invece, l’elemento ideale per la prima colazione. Un abbinamento d’eccezione, e sempre molto apprezzato è anche quello con i formaggi a pasta dura, come il Parmigiano Reggiano, e le noci.

Può inoltre essere utilizzato nella preparazione di torte e biscotti al miele, ma anche, in base ai propri gusti, sui piatti salati. I dolcetti al miele e gli struffoli sono solo alcuni degli esempi in cui il miele esalta il gusto.

Controindicazioni

Chi soffre di allergia o ipersensibilità a questo prodotto deve astenersi dal suo consumo, non va somministrato ai bambini al di sotto dei 12 mesi, per via del botulismo infantile.

Cristallizzazione del miele

È possibile che un miele inizialmente liquido con il tempo cambi consistenza e diventi più denso o addirittura cristallizzi. Questo fenomeno è dovuto all’elevata quantità di zuccheri presenti, in particolare glucosio e fruttosio, la cui proporzione varia a seconda del tipo di miele. Il fruttosio è più solubile rispetto al glucosio, quindi i mieli contenenti più fruttosio rispetto al glucosio tendono a rimanere più liquidi. La cristallizzazione non altera comunque le proprietà del miele. Se questo dovesse verificarsi perché ad esempio abbiamo tenuto il miele a temperature molto basse, di solito al di sotto dei 12 gradi, è possibile riportarlo allo stato liquido mettendo il contenitore a bagnomaria, stando attenti però a non superare i 50 gradi, altrimenti si rischierebbe di deteriorare il miele